Non sa che sia dolore
Chi dall' amico suo parte e non more.
Il fanciullin' che plora e geme
Ed allor che più ei teme,
Vien la madre a consolar.
Va dunque a cenni del cielo,
Adempi or di Minerva il zelo.
Parti pur e con dolore
Lasci a noi dolente il core.
La patria goderai,
A dover la servirai;
Varchi or di sponda in sponda,
Propizi vedi il vento e l'onda.
Tuo saver al tempo e l'età constrasta,
Virtù e valor solo a vincer basta;
Ma chi gran ti farà più che non fusti
Ansbaca, piena di tanti Augusti.
Ricetti gramezza e pavento,
Qual nocchier, placato il vento,
Più non teme o si scolora,
Ma contento in su la prora
Va cantando in faccia al mar.